giovedì 5 febbraio 2009

UN'IDEA INUMANA

5 febbraio 2009 PRIMO PIANO - Copertina
Un'idea inumana
La Lega vuole i medici spia, e la maggioranza approva. Il PD: "Persecuzione e violazione della Costituzione" Via libera alla persecuzione. Il concetto di integrazione per il governo passa per una legge che impedisce di garantire le cure agli immigrati clandestini. Questo, in sostanza, il vergognoso colpo messo a segno dalla Lega Nord. Il Senato ha, infatti, approvato l'emendamento presentato dal Carroccio che cancella la norma secondo cui il medico non deve denunciare lo straniero irregolare che si rivolge alle strutture sanitarie pubbliche. E vergognosa e razzista è stata definita la norma dal segretario del Pd Walter Veltroni: "Considero questo emendamento una cosa vergognosa. E' un'dea inumana, sostanzialmente razzista. Per me del tutto inaccettabile. L'idea di creare le condizioni per le quali le persone che sono ammalate abbiano paura di farsi curare è un'idea inumana, un'idea che meriterebbe una risposta forte e determinata da parte di tutti coloro che hanno a cuore la vita"."Mi stupisce – interviene la capogruppo del PD, Anna Finocchiaro, subito dopo il voto in aula - che non si colga che qui si è superato il passo tra il rigore della legge e la persecuzione''. Con calma ma non nascondendo una sua forte irritazione, la senatrice PD spende l'ultima manciata di tempo a disposizione del suo gruppo, per accusare la maggioranza di aver votato un articolo che ''attiene all'umano'' andando ''contro i principi che difendono i diritti degli uomini prima ancora dei diritti di cittadinanza''. ''In questo emendamento - sottolinea Finocchiaro - abbiamo discusso di figli, madri, salute e ora grazie a questa norma se un medico potrà denunciare un malato si introduce il germe della paura''. ''Paura - scandisce l'esponente del Pd - che porterà queste persone a non andare più negli ospedali per partorire o per curare i propri figli, e se avranno una malattia anche infettiva la nasconderanno. Questo - afferma Anna Finocchiaro - colleghi della maggioranza non è rigore ma creiamo dei perseguitati che agiranno per paura''. ''Avete introdotto il tema dei cittadini di serie A e di serie B'', aggiunge l’esponente PD rivolgendosi ai banchi della Lega e dice che quanto è avvenuto con il voto sui medici ''che possono essere delatori'' le fa venire in mente il titolo del libro di Primo Levi ''Se questo è un uomo''. La capogruppo del PD non risparmia le sue critiche anche verso il ministro dell'Interno che aveva detto di volere essere ''cattivo'' verso i clandestini. ''Come ha detto il sottosegretario Mantovano, il ministro Maroni - osserva Anna Finocchiaro - non voleva dire cattivo, ma duro, rigido. Ma l'uso del termine cattivo ha dato ragione al timore che ho espresso riguardo all'atteggiamento verso gli immigrati''. ''E allora chiedo - scandisce - sono stati abbastanza cattivi quei ragazzi che hanno dato fuoco a quell'indiano a Nettuno? Maroni ha quella razionalità per usare il termine rigore ma invece ha dato in pasto la parola cattivo che invece indica istinto, bestialità, persecuzione''. ''Noi oggi – conclude - ancora più decisamente diciamo no a questo articolo 39 che attiene all'umano''.Promette battaglia anche Livia Turco, capogruppo del PD in commissione Affari sociali della Camera. “Facciamo – dice - un accorato appello a medici, infermieri, volontari e a tutti i cittadini perché facciano pressioni per eliminare alla Camera la possibilità di denuncia dei clandestini che si rivolgono alle strutture sanitarie pubbliche per essere curati''. ''Si tratta - continua Turco - di una norma insensata e incivile. In questo modo siamo tutti più esposti a malattie trasmissibili. La maggioranza per motivi puramente propagandistici non tiene conto così dell'aumento delle malattie collegate a situazioni di poverta'''.''Da parte nostra - conclude Livia Turco - ci batteremo alla Camera per eliminare questa norma incivile e inefficace, per contrastare la quale e' necessaria anche la mobilitazione di tutta la societa' civile''Anche il resto dell’opposizione ha risposto duramente all’approvazione dell’emendamento leghista. Il capogruppo dell’Udc Giampiero D’Alia ha commentato il ddl che “trasuda intolleranza” ricordano che ormai “siamo alle barbarie”, mentre il presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario, ha rimarcato sullo carattere “razzista” del provvedimento.Durissimo anche il commento di Medici senza Frontiere, che già
nei giorni scorsi aveva protestato rumorosamente contro l’emendamento. «Siamo sconcertati per la scelta del Senato di avere consapevolmente ignorato il grido di allarme lanciato dagli ordini professionali di medici, infermieri e ostetriche e da centinaia di associazioni e rappresentanti della società civile - dice Kostas Moschochoritis, direttore generale di MSF Italia -. Una scelta che sancisce la caduta del principio del segreto professionale per il personale sanitario volto a tutelare il paziente come essere umano, indipendentemente da ogni altra considerazione».Persino Paolo Caratossidis, coordinatore nazionale di Forza Nuova, ha definito l’emendamento leghista ''raccapricciante''. ''La Lega Nord – afferma - non riesce a far valere le proprie già misere proposte sulla sicurezza e quindi promuove un emendamento che oltre ad essere inutile, odora di vendetta. Non è obbligando i medici a tradire il giuramento di Ippocrate che l'immigrazione si potrà contrastare''

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