giovedì 16 ottobre 2008

NASCE YOUDEM.IT LA TV DEL PARTITO DEMOCRATICO


14 ottobre 2008. alle 10.00 si accendono le telecamere di YouDem, la tv satellitare del PD.Dopo la rassegna stampa il primo ospite di .Dem, il talk show mattutino della rete è Walter Veltroni. Il segretario del PD rimarrà in studio per circa un’ora in un lungo botta e risposta con il direttore del TG1, Gianni Riotta, e con Andrea Michelozzi, il conduttore.Un’ora a tutto campo per parlare di razzismo, crisi economica ,scuola, la manifestazione del 25 ottobre, i rapporti tra maggioranza e opposizione.Il razzismo e la disoccupazione sono tra i temi trattati più a lungo “anche se sono spariti dalla scena giornalistica e politica –nota Veltroni - devono ritornare al centro dell’attenzione. Ci sono tanti problemi in Italia e uno dei più urgenti è il razzismo. C’è in giro molta pesantezza, un pensiero unico che omologa i messaggi. Ciò desta inquietudine e non bisogna sottovalutare i rischi di disgregazione sociale”. Il segretario del PD dice di aver apprezzato le dichiarazioni sullo sfruttamento degli extracomunitari del Presidente della camera: “Appezzo il Presidente Fini che ha evidenziato e denunciato tali comportamenti rischiosi. Bisogna subito fermare questi modi di agire e abbiamo due anticorpi: la comunicazione e la lotta al lavoro nero”. Da qui ad affrontare l’emergenza lavoro il passo è breve: “Dobbiamo tornare ad avere una forte cultura del lavoro, della produzione e dell’innovazione come mezzo di risoluzione della crisi, della recessione e della depressione in cui sta entrando il Paese”. E il direttore del TG1 dal suo osservatorio privilegiato sul mondo constata che “esiste una crisi istituzionale, sociale e della comunicazione, in cui, pur se all’interno di una disparità tra maggioranza e opposizione riguardo all’esposizione mediatica, la vera sfida è riuscire a far si che, insieme, politica e mezzi di comunicazione, riescano a fronteggiare i rischi del paese: criminalità ed economia in primis”.Un 25 ottobre di popoloVeltroni ha spiegato le motivazioni alla base della decisione di fare la manifestazione Salva l’Italia il 25 ottobre: “Sarà una grande manifestazione di popolo e per la prima volta tutti i riformisti saranno uniti nel protestare contro le politiche del governo, proponendosi come alternativa all’attuale governo e parlando comunque il linguaggio della responsabilità”. Tanti i temi: “Si parlerà del razzismo, della difesa della costituzione a partire dall’antifascismo, dell’economia, della finanza e della difesa della legalità. Parlare di razzismo e di legalità è importante. Perché la dovremmo cancellare? L’attuale maggioranza ha fatto nel 2006 la manifestazione intitolata “contro il regime, per la libertà”. Noi non faremo la nostra manifestazione con questo spirito”.Opposizione nell’interesse del Paese.
"Le forze del governo sono sotto il 50%. Non hanno preso il potere, governano pro-tempore. Perché si è contrari a questa manifestazione? Perché è traumatica per la democrazia? Non è traumatico dire che bisogna comprare azioni, magari dell’azienda di famiglia? Io seguo uno stile anglosassone. Non ritengo sia necessario di fronte a questa crisi un governo di unità nazionale (il riferimento è alle dichiarazioni di Pier Ferdinando Casini ) basta collaborare, come è avvenuto per Alitalia. Tra l’altro la Cai comincia a scricchiolare perché i soci non vogliono ricapitalizzare data la crisi finanziaria oltre al peggioramento del quadro economico e di sviluppo generale. Veltroni lancia anche una proposta per sbloccare lo stallo in parlamento su alcune nomine importanti: “Oggi in Conferenza dei Capigruppo ci dicano chi si vuole come giudice costituzionale e noi lo voteremo, se accettabile. Risolviamo anche la nomina del presidente della Commissione di Vigilanza Rai. Basti che accettino di votare Orlando. L’unico a bloccare tutto è il premier, con un’infantile impuntatura. Tutti nella destra sono favorevoli a risolvere le due impasse.” Poi Veltroni fa una riflessione: “Sono più offensive le dichiarazioni di Di Pietro o il dito medio di un Ministro mentre si canta l’inno d’Italia? La contrarietà è pretestuosa.”Il 15 novembre il PD torna a Casal di principeUna parte del paese è fuori dalla legalità è per questo il PD il 15 novembre a Casal di Principe convocherà gli Stati generali della legalità. “Il PD tornerà a Casal di Principe per dire che c’è una forza politica che ci crede e che difende la legalità – ha annunciato Veltroni - intanto va data solidarietà a tutti i giornalisti che ci informano su queste vicende oscure, così come ai magistrati e alle forze dell’ordine”. Attenzione contro la camorra e contro la mafia. Per questo il segretario torna sul caso di Comiso, dove il sindaco di AN ha deciso di re intitolare lo scalo cittadino al generale Magliocco: “Il messaggio dato dal sindaco di An con la volontà di intitolare l’aeroporto ad un generale che uccideva con i gas nervini civili inermi non è quello giusto. La discussione su Comiso è importante perché ci dice in che stato sta il nostro paese. Che messaggio diamo ai giovani siciliani? Un sindaco che esalta il fascismo lascia interdetto e spero che tutti si attivino per evitare che ciò accada”. Un punto su cui è d’accordo anche Riotta: “Non crede che il nome di un eroe ucciso faccia diminuire il turismo. Anzi. Al JFK è una ulteriore attrattiva ed è uno degli aeroporti più frequentati - poi fa un’amara osservazione - stiamo perdendo la battaglia: la forza di coagulo del malaffare è più forte di quella della società civile”.Scuola, peggio della Corea.
Poi si passa all’istruzione: “Siamo dietro anche alla Corea e non stiamo parlando di una riforma. Il decreto Gelmini è la semplice applicazione di decisioni prese da Tremonti. La scuola così com’è non va bene. Per esigenze di opposizione non può essere difesa a spada tratta la sua organizzazione, tranne alcune isole felici. C’è l’evasione scolastica e problemi rilevanti, tra cui il bullismo, che non è solo un fatto di sicurezza, è un problema sociale e la società si deve assumere l’onere di risolverlo”. Ma serve una vera riforma che “introduca nuovi linguaggi. E la scuola deve essere sempre capace di garantire l’ingresso nella società a quelli che potrebbero restare ai margini. Il problema è dei contenuti della scuola. Negli Usa lo studente può farsi il suo piano di studio. Questo è anche un modo di responsabilizzare gli studenti. Il coinvolgimento, degli studenti e dei docenti, è la base per poter arrivare a riforme utili. Tutto ciò che è stato fatto invece non tocca la vita quotidiana dei ragazzi che entrano in questa fabbrica sociale. C’è per esempio un problema di coordinamento dei vari livelli scolastici: i ragazzi studiano due-tre volte la storia romana e forse solo velocemente il ‘900. Devono esserci sostegni per chi non ce la fa e a tutti devono essere garantiti i diritti di poter emergere, ma anche la scuola deve permettere di premiare i più capaci. Il 6 politico non può esistere - servono più investimenti e non tagli - i soldi per il sostegno alle banche si sono trovati, giustamente. I soldi per stabilizzare i precari della scuola e della P.A. non ci sono”. La soluzione? “Una commissione bipartisan per risolvere una volta per tutti i problemi della scuola sarebbe utile. Si sono succedute troppe riforme”. Contro la crisi.
“Noi sosterremo il decreto legge anti-crisi solo se ci saranno sostegni a piccole e medie imprese, così come un sostegno a salari e pensioni. I soldi si sono trovati per tagliare inutilmente l’Ici e per salvare a costi enormi per lo Stato e i cittadini Alitalia. Adesso si trovino anche per queste misure. Non ci possono chiedere solo di firmare!”. A proposito della crisi finanziaria Veltroni fa una importante considerazione sul ruolo dell’Unione Europea: “L’Ue ha preso le redini della crisi e ora la situazione sembra che non continui a peggiorare. Avevamo ragione noi della sinistra. Ci voleva e ci vuole l’Europa. Berlusconi è andato a Bruxelles grazie a Prodi e all’ingresso in Europa, nel 1996. Mentre si discuteva la finanziaria per farci entrare in Europa invece la destra usciva dall’aula”.E alla domanda sui rapporti con il premier Veltroni constata che ormai “ci si parla tramite i giornali. Certo la situazione non è normale. Se avessimo vinto noi e io avessi risposto alla disponibilità di collaborazione di Berlusconi con un “non me ne frega niente” che cosa avrebbero detto i giornali? Invece sono stati ben pochi i giornali che hanno criticato le parole del premier che ha invitato a comprare alcune azioni di società quotate, tra cui un’azienda familiare”. Veltroni invita la stampaA occuparsi di più delle vicende interne del PDL: “Se gli esponenti della maggioranza alzano troppo la testa, come Fini e Casini, spariscono dalla tv. Perché noi destiamo attenzione per come scegliamo i sindaci? Perché nella maggioranza si da per scontatati che li decide solo uno?Un’ora fitta chiusa da un passaggio su cosa sarà Youdem: “Sarà un mezzo di comunicazione tra il PD e le realtà esterne, compresi i giornalisti e le agenzie stampa. Sarà inoltre un mezzo con cui i dirigenti potranno dire le loro opinioni e con cui verranno divulgate le comunicazioni del PD. Guardatela”.

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