Buonasera a tutti, vi ringrazio per essere presenti a questo convegno, ringrazio gli illustri relatori di questo Tavolo, in qualità di Segretario Politico dell’Associazione tocca a me l’introduzione a questo Seminario.
Stasera abbiamo un tavolo di tutto rispetto, ed i relatori sono delle vere e proprie autorità, nei rispettivi settori di competenza.
Ringrazio tutti i partecipanti, ma permettemi di fare un ringraziamento particolare a Franco Tavella Segretario Generale della CGIL, da sempre, come noi, e lo dico senza alcuna retorica, dalla parte degli ultimi, a volte sfidando anche gli strali di chi essendo di sinistra, sui temi del lavoro e della precarietà, dovrebbe stare dalla parte della CGIL, grazie Franco per il tuo impegno, noi di Terra e Libertà saremo al tuo fianco per lo sciopero generale del 12 dicembre.
Ed un ringraziamento particolare da parte mia e dell’Associazione che rappresento, va al Sindaco Luigi Gravagnuolo, per noi nel corso di questi due anni, è stato un punto di riferimento politico, istituzionale etico e morale, ci è stato sempre vicino e sempre disponibile con la sua umanità e competenza ogni qual volta abbiamo avuto bisogno di Lui, quindi grazie veramente di cuore Sindaco.
Un ringraziamento va anche a Gennaro Giordano per aver accettato il nostro invito, con l’auspicio che Sinistra Democratica possa avere presto la sua rappresentanza anche a Vietri.
Vorrei chiudere con i saluti, ringraziando il compagno Enzo Maraio del Partito Socialista, Assessore al Turismo e Beni Culturali del Comune di Salerno, per la sua amicizia, la sua consueta disponibilità e vicinanza politica, abbiamo salutato positivamente la nascita della sua associazione SOCIALISTI E DEMOCRATICI, nei giorni scorsi a Salerno, viste le tante affinità politiche e culturali tra le nostre Associazioni a breve potremmo organizzare anche delle iniziative comuni nel settore del Riformismo.
Lo fatta un po’ lunga, ma è doveroso ed un vero piacere salutare amici così.
Vorrei dividere il mio intervento di questa sera in due momenti ben precisi.
LA CRISI ECONOMICA E POI UNA RIFLESSIONE SUL PARTITO DEMOCRATICO.
Il primo riguarda la crisi economica che ormai da un po’ di tempo attanaglia il nostro Paese ed a livello locale anche le nostre comunità.
E’ sicuramente frutta di congiunture internazionali, ma bisogna dire fortemente, che certamente il nostro governo non sta brillando in iniziative.
La cosidetta social card ed il contributo una tantum dato alle famiglie, ci sembrano misure puramente difensive e non risolutive.
Il meccanismo astruso e burocratico, che poi accompagna l’elargizione di queste misure ci sembra complicato e mette in difficoltà chi ne deve usufruire ossia gli anziani e i pensionati.
Dal Governo Berlusconi, oltre a questi spot, ci saremmo aspettati qualche cosa di meglio, ma visti i precedenti non possiamo proprio meravigliarci…
Per noi sarebbe stato più semplice ed incisivo, dare il contributo direttamente sull’erogazione delle pensioni, dare un salario minimo di sostentamento per i giovani, facilitare con bonus formativi l’accesso al lavoro, defiscalizzare per permettere la ripresa dei consumi.
Ma su questo tema, che poi sarà il tema di questo convegno, lascio le altre considerazioni a persone più esperte di me.
Vorrei venire al secondo momento, dedicato al Partito Democratico.
Ci sarebbero molte cose da dire, cercherò di sintetizzarle al meglio.
Nella nostra Associazione ad Ottobre 2007, molti erano i perplessi sulle modalità di costruzione del Partito Democratico.
Ad oggi, a circa un anno di distanza, il percorso ci sembra ancora abbastanza tortuoso e non ben definito.
L’incontro della cultura riformista di sinistra con il pragmatismo del cattolicesimo democratico non sta dando ancora sbocchi concreti tant’è che ci sono ancora oggi, anche se non ufficialmente, gli ex ds e gli ex margherita.
Noi auspichiamo che il percorso si concluda positivamente ma vediamo molte difficoltà.
Ogni giorno leggiamo sui giornali gli attacchi continui interni Rutelli contro Fassino, Fioroni contro D’Alema, Franceschini contro Bersani, sui più disparati argomenti, che ci ricordano tanto, gli scontri Rutelli-Diliberto, Pecoraro Scanio-Boselli ed altri, che per due anni costantemente hanno occupato le prime pagine dei giornali, senza invece dar conto dei buoni risultati ottenuti dal Governo Prodi.
Quindi un film già visto.
Noi invitiamo Veltroni, a spostare il baricentro del Partito a Sinistra (a volte abbiamo l’impressione che la parola sinistra metta un po’ in imbarazzo il nostro Segretario), per essere riformisti sul serio non si può non essere di sinistra, invece di combattersi, un asse Veltroni-D’Alema-Letta-Bersani-Fassino permetterebbe di indirizzare il Partito Democratico verso un percorso “riformista” di sinistra e senza paura, cercare le convergenze per avere all’interno del Progetto Riformista del Partito Democratico anche i compagni (altra parola poco utilizzata dal nostro Segretario) del Partito Socialista e di Sinistra Democratica, senza essere geni, tutti capiscono che le convergenze ideali, riformiste di sinistra ci sono più con queste ultime che con tutto il rispetto, con l’UDC, che un giorno potrà essere un alleato esterno, ma sempre dopo l’alleanza a Sinistra.
In Europa la strada di entrare nel PSE al limite allargato ai Democratici e Riformisti ci sembra obbligata, andare da soli sarebbe un suicidio politico e non avrebbe alcun senso “reale”
Siamo chiari con la gente, facciamo proposte chiare sulla Scuola, sulle pensioni, sulle fascie svantaggiate della popolazione recuperiamo il senso di essere di sinistra, cerchiamo di impegnarci per i più deboli, non attachiamoci alle poltrone, insomma cerchiamo di non essere Villari.
“NON ASPETTIAMO IL FUTURO, CAPIAMO IL PRESENTE, SOLO COSI’ AVREMO UN FUTURO”.
E per concludere, speriamo, anzi sono convinto, che i lavori e il dibattito di stasera, ci diano delle indicazioni, delle notizie, che consentano ad ognuno di noi di saperne di più per avere strumenti per capire il futuro e cercare, nel nostro piccolo, di migliorarlo.
GRAZIE
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