martedì 20 gennaio 2009

CRISI: VELTRONI, MOBILITAZIONE IL 13 E 14 FEBBRAIO

20 gennaio 2009 Ufficio stampa - Flash news
CRISI: Veltroni, mobilitazione 13 e 14 febbraio
19.02 - 9colonne"Un presidente del Consiglio che dice che non è unproblema che cali il Pil del 2 per cento, non sa che questo significa posti dilavoro in meno, piccole e medie imprese che chiudono, esercizi commerciali indifficoltà, cioè una parte del paese vero che soffre". Walter Veltroni hacriticato così i commenti del premier Silvio Berlusconi alla notizia del calodel prodotto interno lordo italiano. Parlando con i cronisti a Montecitorio,il leader del Pd ha detto: "Noi ci mobiliteremo per dire al Paese che c'è chisi occupa della crisi". L'iniziativa, decisa oggi dal coordinamento delpartito, si svolgerà il 13 e il 14 febbraio. "Il primo giorno davanti allefabbriche e ai posti di lavoro il giorno successivo con decine dimanifestazioni nei comuni" ha spiegato Veltroni sottolineando che in Italia"un lavoratore su dieci rischia il posto di lavoro" e che i più esposti sonosempre i precari, di cui "due milioni sono a rischio". Nonostante un drammatico scenario di crisi economicofinanziaria internazionale, secondo Veltroni il "governo non ha ancoraprodotto un grande piano per affrontare" la difficile situazione. Conversandocon i giornalisti in Transatlantico, il segretario del Pd ha anche affrontatoi grandi temi all'ordine del giorno dell'agenda politica: riforma dellagiustizia e federalismo fiscale. "Noi abbiamo avuto un atteggiamento di granderesponsabilità sulla questione del federalismo, ma ci sono due o trecondizioni di contorno che sono indissolubilmente legate" ha dichiaratoVeltroni secondo cui è fondamentale "l'indicazione delle risorse finanziare"che servono per realizzare la riforma federalista e che ad oggi, secondoVeltroni, non è ancora arrivata dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti."Non si può fare una legge senza dire quanto costa, non scherziamo. Le cifrefanno la differenza tra una legge e un volantino", ha aggiunto Veltroni. IlPartito Democratico, ha sottolineato ancora il leader del Pd, si opporrà aduna riforma federalista che "non contempli la Camera delle Regioni" e infineha spiegato Veltroni "non si può fare il federalismo senza la Carta delleautonomie locali". Per quanto riguarda la riforma della giustizia, Veltroni hadetto ai cronisti di sperare "che la bozza ricalchi i sei punti illustrati dalpresidente Fini nella lettera al 'Corriere' e che per larga parte coincidevanocon i punti indicati dal Partito democratico. La riforma - ha aggiunto ilsegretario del Pd - potrà essere condivisa se il governo seguirà quellastrada". In caso contrario "ciascuno si regolerà di conseguenza".

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