lunedì 26 gennaio 2009

FRASI OSCENE

26 gennaio 2009 PRIMO PIANO - Copertina
Frasi oscene
Battute, smentite, insensibilità, irresponsabilità. Sostantivi e avverbi comuni a Berlussconi
Ennesima battuta. Ennesima frase shock che infiamma il dibattito politico: "Dovremmo avere tanti soldati quante sono le belle ragazze italiane, credo che non ce la faremmo mai...". Parole indegne che dimostrano quanto sia scarsa la responsabilità e la sensibilità per le violenze sulle donne da parte di Berlusconi. Ma fa ancora più senso il fatto che queste frasi sembrano cadere nel vuoto e nell'indifferenza della gente comune. Sembra che essere Presidente del Consiglio autorizzi la possibilità di dire qualunque cosa passi per la testa senza alcuna preoccupazione o rispetto per la carica istituzionale.La faccenda è ancora più drammatica se si pensa che anche stavolta il premier ha dovuto rilanciare e ribaltare l'accusa. Benzina sul fuoco: "Lo stupro - ha aggiunto - è un reato indegno, incivile ed esecrabile. Punto e basta. E' un punto fermo, il mio era un complimento alle ragazze italiane che sono alcuni milioni, io penso che in ogni occasione serva sempre il senso della leggerezza e dell'umorismo”. Leggerezza e umorismo?Poi, avendo completamente perso la faccia ha proseguito commentando la concessione degli arresti domiciliari per il
violentatore di Capodanno: “lo stupro è un trauma che rimane nella vita e quindi sono in disaccordo totale con il giudice che ha messo fuori il responsabile dell'atto". Per fortuna!Per Walter Veltroni “l’ennesima battuta del presidente del Consiglio di fronte al dramma delle tante donne violentate in questi giorni è una dimostrazione ulteriore di scarsa responsabilità e di scarsa sensibilità per una forma di violenza che segna la vita delle persone che la subiscono”. Quindi interpellato da alcuni giornalisti, il segretario del Partito democratico ha dichiarato che “il Presidente del Consiglio ignora il dramma della violenza sessuale, offende le donne italiane e smentisce se stesso sull’utilità dell’impiego dei militari”. Indignata anche Giovanna Melandri, ministro ombra per le Comunicazioni: "il linguaggio della politica è talvolta ambiguo, frutto di mille mediazioni e, per questo, poco chiaro. E Berlusconi ha da tempo abituato gli italiani alle sue battute. Ma mai come questa volta mi sento da donna, ancor prima che da parlamentare, di dover dire a Berlusconi una cosa chiara: quello che ha detto sugli stupri è profondamente offensivo e inqualificabile, perché il dolore e la sofferenza delle donne non può racchiudersi mai in una battuta così sciatta”.“Tra un'ora potrà smentire, - ha proseguito la Melandri - minimizzare o dire, come fa sempre, che è stato frainteso. Ma personalmente non cambierò mai idea sul fatto che nessun uomo, e men che meno il presidente del Consiglio, possa ironizzare sulle donne e sul dolore e sulla sofferenza prodotti dalla violenza cieca su di esse”. “Ringraziamo il presidente del Consiglio per la sua sincerità e per il sense of humor con cui ci aiuta a stemperare la tensione e la paura. Grazie per aver detto a tutte le donne che se escono da sole, in fondo in fondo, se la cercano. Grazie per aver scherzato sullo stupro, grazie per aver scherzato su di una tragedia che colpisce nella mente e nel corpo le donne che la subiscono” ha commentato Pina Picierno, ministro ombra del PD per le politiche giovanili.“Grazie per essersi rivelato quello che è – ha continuato la Picierno. Grazie per aver rivelato agli italiani che la sua campagna per la sicurezza non era altro che un bluff orchestrato in maniera magistrale. Grazie per aver promesso più sicurezza tagliando i fondi per le forze dell’ordine lasciando il territorio in balia della criminalità. Veramente un bello scherzo. Nel caso di Berlusconi è proprio vero che la miglior battuta è quella non detta. Piuttosto vorrei sapere cosa ne pensano donne come il ministro Gelmini o il ministro Meloni, chissà se anche loro hanno lo stesso spirito umoristico”. “Suscita indignazione la decisione di concedere gli arresti domiciliari al responsabile, reo confesso, dello stupro di una giovane donna a Roma nella notte di Capodanno”. Lo ha dichiarato Vittoria Franco, ministro delle Pari Opportunità del governo ombra del PD. “Se manca la certezza e l’esemplarità della sanzione – ha continua Franco – il rischio è che passi un messaggio di non gravità del reato compiuto. Mai come in casi del genere la certezza della pena – chiunque sia il colpevole, straniero, immigrato o ragazzo di buona famiglia – serve da esempio e contribuisce alla prevenzione. La violenza contro le donne è ormai diventato un fenomeno da combattere con strumenti adeguati. Guai a sottovalutarne la portata, come oggi ha irresponsabilmente fatto il presidente del Consiglio, perché questo costituisce un’offesa alla dignità di chi ha subito la violenza”.
Per Marina Sereni, vicepresidente dei deputati PD, "la violenza sulle donne non può essere oggetto né di campagna elettorale, né tanto meno di polemiche o battutacce oscene. Il Parlamento approvi subito una legge seria sulle molestie persistenti, sullo stalking. Noi del PD siamo impegnati alla Camera, che ne sta discutendo in questi giorni, a far sì che insieme a norme che puniscano penalmente il responsabile del reato, ne vengano approvate altre che insistano sulla prevenzione, sulla formazione del personale medico, di pubblica sicurezza e di assistenti sociali dedicati. Ratificate le norme sulle molestie, mi auguro, non si perda altro tempo e si passi immediatamente all’approvazione di una legge complessiva contro la violenza di genere".

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