martedì 20 gennaio 2009

VELTRONI A NAPOLI: VOLTIAMO PAGINA. ALLE PROVINCIALI CON LE PRIMARIE.

20 gennaio 2009 PRIMO PIANO - Articolo
"Voltiamo pagina. Alle provinciali con le primarie"
Veltroni all'assemblea napoletana del PD: "Al centro la questione morale" "Tutti insieme siamo chiamati a girare pagina e a ripartire facendolo con la Serenità e la forza di un grande partito che ha di fronte a sé compiti e possibilità immense". napoli, la campania e il mezzogiorno possono e devono girare pagina, puntando su una nuova classe dirigente. lo ha ribadito il segretario del pd, walter Veltroni, durante l'assemblea pubblica del Pd di napoli. anche perché al sud il Pd ha ottenuto successi elettorali di cui essere orgogliosi, ma "Abbiamo avuto un ciclo. queste esperienze di governo - ha aggiunto - ha fatto sperare in un'occasione di riscatto per il sud, non solo napoli, ma poi è arrivata a conclusione qui e in altre regioni del mezzogiorno". Per cui serve una "messa a punto”, dal punto di vista programmatico e da quello delle classi dirigenti."A Napoli, in Campania e in tutto il Mezzogiorno la sfida che dobbiamo ingaggiare è che deve nascere, selezionata democraticamente, una nuova generazione di amministratori e di dirigenti della cosa pubblica che sia l'espressione di un centrosinistra nuovo, unito, sintesi delle culture diverse.Questa è la nostra sfida da fare tutti insieme". E dopo aver ringraziato Gino Nicolais, il dimissionario segretario provinciale, ha annunciato che il candidato per le provinciali di Napoli sarà scelto con le primarie. Dal discorso nella Mostra d'Oltremare, sede dell’assemblea, non sono mancati né l'invito a Bassolino a innovare sulla squadra e sui contenuti né lo stop al correntismo interno, "Basta con gli ex Ds e gli ex Margherita - sbotta tra gli applausi Veltroni - ora ci sono i militanti del Pd, che costituiscono la risorsa per costruire l'alternativa alla destra. Un conto è il pluralismo delle idee, un conto quello delle correnti, che anzi pregiudica l'apertura di un grande dibattito nel partito. Se un cittadino viene ad un circolo - ammonisce Veltroni - nessuno si azzardi a chiedergli 'con chi stai', perché lui questo problema lo ha già risolto stando con il Pd, Noi dobbiamo decidere - scandisce Veltroni - cosa vogliamo fare da grandi: se essere solo quelli che sono contro Berlusconi, oppure riuscire a spostare i consensi, a catturare i voti che erano dall'altra parte. Vogliamo tornare alle coalizioni che vanno da Caruso a Mastella?''. E sul tema delle alleanze non è mancata una critica all'Udc di Pier Ferdinando Casini, "lo rispetto e lo capisco quando va da solo o con altri partiti dell'opposizione. Non capisco quando sta con lo schieramento contro cui si batte in Parlamento: questo avviene in troppi comuni, province e regioni''. Berlusconi, 15 anni di potere e fallimenti. "Nessun politico in Italia ha mai avuto tanto potere come quello di Berlusconi. Governa questo Paese da otto anni e per altri sette è stato a capo dell'opposizione. Ma fa sempre finta di venire da un altro Paese e non accetta di riconoscere che, se il Paese sta così, la gran parte delle responsabilità è in primo luogo sua e della destra, che ha ruolo preminente in questo Paese. Fa pagare un prezzo al Nord dove non ha fatto nulla di quello che si era impegnato a fare e uno al Sud, con il quale ha avuto un atteggiamento negativo perchè si muove in una situazione di totale assenza strategica".Ora serve discutere in parlamento del federalismo e di riforme istituzionali a partire dalla riduzione del numero dei parlamentari da 1.000 a 530. "Solo così svrebbe senso la riforma federalista cui va accompagnato un nuovo meridionalismo''. Veltroni ha definito l'idea di federalismo che ha il centrodestra "un contentino alla Lega sul quale Tremonti non ha messo ancora una lira".Certo se "oggi il governo Berlusconi appare in difficoltà, l'opposizione non è capace di sfruttare la situazione. Sono stati presentati dei sondaggi nei quali si dice che c'è una crisi di consenso da parte di chi governa, ma non c'è ancora la capacità da parte nostra - ha detto - di raccogliere questo disagio e di tradurlo in un consenso".Veltroni ha poi fatto autocritica, "Siamo apparsi troppo chiusi in noi stessi. Ora vanno messi a fuoco gli obiettivi programmatici, con la rimessa al centro della questione morale come punto qualificante dell'azione di governo". Al centro al questione morale. La questione morale non è solo l'onestà richiesta da chi governa, ma anche una certa idea dei rapporti tra partito e società. "I partiti politici si devono fermare a un certo punto perchè c'è la società civile con le sue competenze e la sua autorganizzazione. Fuori i L enuov etecnologie per smaltire i rifiuti. "Non ha senso avere un atteggiamento di ostilità nei confronti delle nuove tecnologie per smaltire i rifiuti. Dobbiamo arrivare a un ciclo di smaltimento dei rifiuti che sia fatto sulla base delle nuove tecnologie che consentano di smaltire i rifiuti producendo energie. Impianti che possono funzionare nel pieno rispetto delle compatibilità ambientali".Poi ha ricordato che proprio a Napoli "è cominciata un'emergenza rifiuti, momento drammatico in cui è stata vissuta anche la campagna elettorale, ma non è una questione che possa essere facilmente attribuita solo alle responsabilità locali".Per il leader del PD c’erano all'interno della coalizione dell'Ulivo, elementi di contraddizione, posizioni "molto diverse, che hanno contribuito a questa difficile situazione. Una delle ragioni per cui decidemmo di andare da soli - ha aggiunto Veltroni - era proprio per non ripetere esperienze di questo tipo".

Nessun commento:

Posta un commento